DUE CORPI PER UN’ANIMA Come ben avrete appurato nelle vostre esperienze di pesca, una coda non è sicuramente eterna e prima o poi, vuoi per usura o per un semplice caso accidentale, può capitare di danneggiare o, peggio ancora, di romperla. Negli ultimi anni, le ditte produttrici di fly line, hanno introdotto sul mercato oltre a quelle con il core trecciato tradizionale, anche quelle con il core in monofilo. In questo mio breve articolo cercherò di darvi dei suggerimenti per effettuare una riparazione, delle due tipologie di code anche se, le stesse procedure, possono essere utilizzate per connettere tra loro fly lines diverse come ad esempio sinking head a shooting lines etc.
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Iniziamo con il core in mono. In questo caso il danno si è verificato nel punto di giunzione tra la punta affondante e la running galleggiante (fig. 1), punto generalmente abbastanza delicato su questo tipo di fly line.
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Immergiamo le due estremità per qualche minuto nell’acetone, ammorbidito il rivestimento plastico, sbucciamo cinque/sei centimetri (fig. 2).
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Incrociamo le due parti di mono scoperto formando una connessione di una lunghezza pari a circa due centimetri (fig. 3).
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Con bobinatore da costruzione nel quale abbiamo caricato una seta di montaggio molto fine, formiamo una legatura ben serrata, che copra interamente la connessione (fig. 4,5 e 6).
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Aiutandoci con un loop di filo armonico sottile, chiudiamo la legatura (fig. 7).
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Tagliamo le eccedenze di mono (fig. 8),
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ricopriamo l’intera legatura con del Pliobond (fi 9)
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e lasciamo riposare il tutto per quarantotto ore (fi. 10) poi possiamo tornare al normale uso della coda.
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Passiamo ora al caso di rottura del core trecciato (fig. 11).
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Procediamo anche in questo caso, a rimuovendo il coating, sempre con l’ausilio dell’acetone, avendo cura di sfrangiare qualche millimetro delle due estremità (fig. 12).
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Infiliamo per circa un centimetro un loop di filo armonico nel primo pezzo di core ( fig. 13)
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e, aiutandoci con il morsetto da costruzione, facciamo passare l’estremità sfrangiata del secondo pezzo di core (fig. 14) nel loop metallico
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che useremo, tirandolo piano piano, per farlo passare all’interno del primo (fig. 15).
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Ripetiamo la stessa operazione per il secondo pezzo di core, facendo passare cioè l’estremità del primo pezzo di core all’interno del secondo (fig. 16).
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A questo punto abbiamo ottenuto un doppio rincalzo di circa due centimetri (fig. 17).
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L’ottima tenuta di questa connessione è garantita dal fatto che il core, una volta messo in tensione, tende a strozzarsi su se stesso. Riprendiamo il nostro bobinatore ripetendo l’operazione di legatura visto in precedenza, eliminando le due eccedenze (fig. 18).
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Copriamo il tutto con Pliobond (fig. 19)
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e lasciamo ben asciugare (fig. 20).
Buon lavoro!
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